Irlanda

Tre giorni a Dublino (e dintorni)

29 Novembre 2014

Qualche tempo fa, per la sezione itinerari letterari, vi ho proposto un itinerario letterario alla scoperta dei grandi nomi della letteratura irlandese. Questo è invece un itinerario classico, più generale, per chi non ha mai visitato la città e in tre giorni a Dublino vuole conoscerne i luoghi più importanti, tra storia, gusto e panorami unici.

Giorno 1: da O’Connell Street a Temple Bar

Si parte dai piedi dello Spire, il pennone dalla superficie lucida, alto 120 metri, che è simbolo della città e punto di riferimento per orientarci tra i quartieri di Dublino. Siamo su O’Connell Street, la via più grande della città, sulla sponda nord del fiume Liffey. E’ la zona dei negozi e dei bazar, del Museo degli scrittori Irlandesi e dei memoriali delle guerre di indipendenza.

Da qui ci spostiamo verso il fiume, facendo sosta davanti al The Famine Statue, 6 figure in bronzo di un realismo disarmante, che rappresentano le sofferenze dovute alla carestia che colpì il Paese a metà del 1800.

Famine-Statue

Da qui attraversiamo il fiume sullo stupendo e larghissimo O’Connell Bridge. Ci fermiamo sul ponte per godere della vista sul fiume, sui palazzi colorati e sul cielo che cambia di continuo le sue sfumature.

In un attimo ci troviamo sull’altra sponda del fiume e raggiungiamo il Trinity College. Una visita a una delle più famose università al mondo, frequentata da Swift, Wilde e Beckett è obbligata. Entriamo e passeggiamo tra le ale della struttura e i giardini in cui gli studenti si incontrano per una pausa. E’ tutto così rilassato e bello! Per un attimo sogno di essere anche io una studente e mi sento un po’ a casa.

Long Room al Trinity College

Il vero fiore all’occhiello è però all’interno dell’università con la Long Room della Old Library, lunga oltre 60 metri. Le due lunghissime file di librerie piene di 200.000 volumi ci avvolgono in un religioso silenzio, un paradiso per me e i miei occhi! Altro tesoro da non perdere è il Book of Kells, il fantastico manoscritto miniato, dai colori sgargianti capace di lasciare davvero senza parole.

Usciti da qui ci incamminiamo nella pedonale Grafton Street, con i suoi negozi alla moda. C’è già aria di Natale e le luminarie augurano a tutti Nollaig Shona Dhuit, che in gaelico significa proprio Buon Natale. Ci fermiamo a mangiare fish and chips in un localino in zona, per poi raggiungere il bellissimo St. Stephen’s Green, il cuore verde della città, reso ancora più magico dai colori autunnali.

Ci spingiamo ancora più lontano per raggiungere Marrion Square, una deliziosa piazza georgiana su cui si affacciano palazzi di mattoni rossi e porte colorate; nel giardino della piazza la famosa statua di Oscar Wilde dove facciamo la fila per scattare una foto accanto al memoriale di uno dei miei scrittori preferiti di sempre.

Oscar Wilde al Merrion Square

Oscar Wilde al Merrion Square

Percorriamo Kildare Street, la zona dei musei (ce ne sono di bellissimi, dal National Museum of Ireland alla National Gallery of Ireland ma in tre giorni non potrete vedere tutto e dovrete fare una scelta), costeggiamo di nuovo le mura del Trinity College e raggiungiamo Dame Street per entrare direttamente nel cuore di Temple Bar. Il quartiere si apre in tante piccole stradine piene di pub e locali tipici in cui risuona ogni sera musica irlandese. Qui tra una pinta, uno stufato di carne alla Guinness e un po’ di musica folk si conclude la prima, intensa, giornata.

 Giorno 2: la Dublino medievale

Il secondo giorno del nostro weekend a Dublino è dedicato alla Dublino medievale, tra chiese e castelli, dopo una sosta nel più grande parco cittadino d’Europa, il Phoenix Park. 700 ettari di verde in cui i daini vagano liberi e sereni, i giovani leggono e ascoltano musica, i bambini si innamorano degli animali dello zoo della città. Un’oasi di pace da raggiungere anche solo per una passeggiata, con uno dei numerosi autobus che partono dal centro di Dublino.

Tornati dal parco, ripartiamo da O’Connell Street ma questa volta raggiungiamo l’altra sponda del Liffey attraverso l’Ha’ Penny Bridge, il famoso ponte pedonale ad arco risalente ai primi dell’800 e chiamato così perché il pedaggio per attraversarlo era proprio di mezzo penny.

Ha'penny Bridge

Ha’penny Bridge

Eccoci sull’ampia Dame Street; prima tappa il Castello di Dublino, sorto sulle basi di una fortezza vichinga. Le torri e i sotterranei risalgono al periodo medievale mentre i piani superiori sono un susseguirsi di eleganti saloni e ricchi oggetti di arredamento.

La giornata è fredda ma soleggiata e decidiamo di continuare il giro a piedi. Percorriamo tutta Dame Street e ci fermiamo per un tè e una fetta di torta da Queen of Tarts, un locale piccolissimo e colorato che prepara dei dolci davvero deliziosi!

Prossima tappa: la bellissima Christ Church Cathedral. L’ingresso è a pagamento ma ne vale davvero la pena soprattutto per i sotterranei e la cripta risalenti al periodo vichingo.

Accanto alla cattedrale sorge l’edificio che ospita Dublinia: una fedele ricostruzione dell’epoca vichinga, tra villaggi ricostruiti e statue di cera. Io ho scelto di non visitarla, ma coppie di amici con bambini mi hanno segnalato questa attrazione perché tanto amata dai più piccoli.

Da una chiesa all’altra, vero simbolo della città. Attraverso Nicholas Street raggiungiamo infatti la celebre Saint Patrick’s Cathedral, anch’essa a pagamento. Ci rilassiamo passeggiando nel verde del giardino alle spalle della cattedrale per poi entrare in quella che è la chiesa più grande di tutta Irlanda. Accanto alla cattedrale sorge la Marsh’s Library, la più antica biblioteca di Dublino che conserva lo stesso fascino di 300 anni fa.

St. Patrick's Cathedral

St. Patrick’s Cathedral

È ora di cena e questa volta ci fermiamo al The Brazen Head, il pub più antico della città, risalente alla fine del 1100. Assolutamente imperdibile!!!

Giorno 3: Howth e Guinness Storehouse

Il terzo giorno a Dublino è dedicato a due attrazioni fuori dal centro città: da una parte la natura del promontorio di Howth, dall’altra la fabbrica della Guinness, con tanto di vista finale mozzafiato.

Di Howth vi avevo parlato qui; un angolo di pace a pochi chilometri da Dublino, tra case di pescatori e foche curiose. Merita una visita, una passeggiata e una sosta in uno dei locali tipici, dove mangiare salmone affumicato e bere una pinta di birra artigianale.

Faro di Howth

La Guinness Storehouse risale alla metà del 1700 ed è sicuramente uno dei luoghi più visitati di tutta l’isola. Una struttura enorme, che si sviluppa attraverso 7 piani, alla scoperta degli ingredienti, della storia e della lavorazione della birra più amata dagli irlandesi. Il biglietto d’ingresso è abbastanza elevato ma per gli amanti della birra come me una visita è d’obbligo. E ricordate che conservando il biglietto avrete la possibilità di gustare una pinta di Guinness presso il Gravity Bar, dal quale si gode di un panorama fantastico su tutta Dublino.

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6 Comments

  • Reply Greta 30 Novembre 2014 at 18:03

    Tra birra e salmone affumicato mi hai definitivamente convinta. Rentra tra i weekend 2015!!

  • Reply Elisa - TripVillage 3 Dicembre 2014 at 9:38

    Ciao Erika!! Che bello rivivere Dublino attraverso le tue righe… quanto ti ho pensato mentre ero a Howth *.*

  • Reply Sabrina 20 Gennaio 2015 at 10:07

    Ciao! L’Irlanda è al primo posto per le mie probabili mete per le vacanze estive.. grazie dei consigli =)

    • Reply Viaggi del taccuino | Erikamelie 20 Gennaio 2015 at 10:52

      Ciao Sabrina, l’Irlanda è un paese magico, e gli irlandesi un popolo molto accogliente. Spero di tornare presto anche io. Per qualsiasi richiesta, scrivimi pure.
      Un abbraccio! 🙂

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