Oggi è la festa della mamma; quest’anno è anche un po’ la mia festa e il regalo più bello me lo hai fatto proprio tu, amore mio! Tra due mesi sarai tra le mie braccia, tra le nostre braccia e a dire la verità a volte ancora non mi sembra vero.
Ogni mattina mi sveglio e ancora prima di aprire gli occhi poso la mano sulla mia pancia: tu mi rispondi con un calcetto dei tuoi e io sorrido ogni volta come fosse la prima: è il nostro piccolo rito, il nostro buongiorno speciale.
Poi è la volta di tuo padre: assurdo come siate già in sintonia, come abbiate il vostro codice, come lui riesca con la sua voce ancora insonnolita e le sue favole strampalate a placarti e tranquillizzarti. Chissà se anche dopo sarà così. Chissà dopo come sarà. Chissà come sarai.
Non riesco ad immaginarti. Mille volte ho provato a disegnare il tuo profilo, abbozzare i tuoi lineamenti, i tuoi colori, il tuo odore, la tua indole… ma è una cosa troppo grande per me.
Un cuore che batte dentro di me, insieme al mio, e un mistero così grande da non saperlo descrivere a parole.
Allora respiro e lo faccio mio; mi preparo come ci si prepara prima di un appuntamento importante, il più importante. Con la consapevolezza che tutto quello che c’è da fare e da imparare lo faremo e lo impareremo insieme, giorno dopo giorno.
Le persone che mi incontrano mi chiedono se ho paura ora che il momento è sempre più vicino: credo che sarebbe strano non averne, e credo anche che come in ogni occasione di svolta nella vita essa serva per affrontare tutto nel migliore dei modi.
Non mi fa paura tanto il dolore quanto l’ignoto, il fatto di non poter controllare tutto quello che accadrà. Ma mi ricordo di respirare e sorridere, fiduciosa, perché siamo insieme, saremo insieme e tutto andrà bene.
In questi mesi però ho già imparato tanto. Sei riuscito ad insegnare a me – e al mio essere sempre a mille e sempre in ansia – l’arte di rallentare, di ascoltare il mio corpo, assecondare i nostri bisogni.
Mi hai insegnato il valore dell’attesa, del giusto tempo e del giusto peso da dare alle cose. Mi hai insegnato che insieme possiamo essere più forti di tutto e tutti e che l’amore è davvero un sentimento capace di moltiplicarsi all’infinito.
Mi hai insegnato che nulla è dovuto, che tutto è un dono di cui dobbiamo essere grati; che non basta aver dato la vita per essere una buona madre e che d’altro canto si può essere madre di qualcuno anche senza avergli dato la vita.
Mi hai insegnato che non c’è nulla di più importante della famiglia, dello stare bene insieme: a tavola con i nonni, davanti ad un caffè con le amiche di sempre, in viaggio con tuo padre.
Ti abbiamo già portato con noi in mille posti: al mare, sui laghi vulcanici della nostra Tuscia, in Umbria, nei giardini più belli e tra i borghi più belli del nostro Belpaese. E chissà quanti posti vedremo insieme quando finalmente sarai con noi!
Ormai è quasi tutto pronto: io sistemo minuscoli calzini azzurri di cotone nei cassetti mentre papà si prepara a montare nuovi armadi e farti spazio nel nostro nido.
Mentre scrivo ti muovi in maniera frenetica dentro di me: è un dolore misto a piacere, è il tuo modo di ricordarmi che devo rallentare ancora un po’, mettere da parte il lavoro, le scadenze e pensare solo a noi.
L’app del telefono dice che mancano poco più di 70 giorni al nostro incontro e se da una parte mi sembra ancora tantissimo dall’altra penso che voglio godermi ogni singolo momento di questo tempo che ci è concesso e assaporare ogni aspetto di questo stato di simbiosi che stiamo vivendo.
Voglio raccontarti ancora di me, di tuo padre, dei tuoi nonni, di tutti quelli che si sono stretti intorno a noi, impazziti all’idea del tuo arrivo.
Voglio ascoltare ancora musica insieme, sdraiati sul fianco, con un cuscino tra le gambe e il cuore in subbuglio.
Voglio ancora nuotare e sentire insieme quello stato di beatitudine che deriva dall’essere per una volta nello stesso identico stato: entrambi immersi nell’acqua, il nostro elemento che ci culla e cancella ogni cosa.
Voglio ancora assaporare il tepore del sole sulla mia pelle mentre io e papà ci concediamo una passeggiata nella natura, nei posti vicino casa che grazie a te abbiamo imparato ad apprezzare ed amare.
E poi sarà il tempo giusto per incontrarci: staccarci per ritrovarci ed iniziare insieme il viaggio più bello di sempre. Sei il mio regalo più bello e io ti aspetto con tutto l’amore del mondo e anche di più.
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