Belém, a pochi chilometri dal centro di Lisbona, è il luogo dal quale partirono i grandi navigatori in cerca di nuove rotte. Si raggiunge velocemente dalla città attraverso lo storico tram 15E e merita assolutamente una visita per il carico di storia e le bellezze architettoniche e naturali che custodisce. Ecco dunque cinque cose (più una golosa) da fare a Belém.
Mosteiro dos Jerónimos
Arrivando a Belém ci si imbatte quasi subito nel meraviglioso Mosteiro dos Jerónimos: fatto edificare nel 1501 dal re Manuel I, esso rappresenta uno dei monumenti più maestosi della città. Quando si arriva in Praça do Império il colpo d’occhio è davvero eccezionale. La sua architettura che fonde elementi rinascimentali con altri tardo – gotici e ancora religiosi e organici è il trionfo dello stile manuelino, prettamente portoghese. E non mi stupisco che sia stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco.
Al suo interno, il Museo della Marina e quello dell’Archeologia, e la Chiesa di Santa Maria di Belém, che custodisce le tombe di grandi personaggi della storia portoghese, tra cui il navigatore Vasco Da Gama, il poeta Luís de Camões (famosa la sua frase legata a Cabo da Roca, punta estrema del continente europeo) e Fernando Pessoa. (sulle tracce del quale è possibile conoscere una gran parte della città di Lisbona stessa)
Torre di Belém
Attraversato il parco della piazza principale arrivo proprio sulla sponda del Tago, davanti ad un altro monumento manuelino, anch’esso dichiarato Patrimonio Mondiale dall’UNESCO, la Torre di Belém, risalente al XVI secolo.
Di nuovo mi trovo davanti ad una commistioni di stili, tra il rigore interno e l’audacia delle linee esterne che rimandano a Venezia e a mete lontane, complice anche una statua del rinoceronte ( in questo frangente scopro che l’inserimento di elementi organici come animali e foglie è tipico dell’arte manuelina).
Dalla terrazza sul Tago si vede il Ponte 25 de Abril che unisce questa all’altra sponda del Tago, dove sorge il famoso Cristo Rei. La vista da qui è spettacolare, specialmente al tramonto!
Padrão dos Descobrimentos
Poco più in là, sempre in riva al fiume, sorge il Padrão dos Descobrimentos che, nei suoi 52 metri di altezza, è un recente omaggio ai navigatori portoghesi e alle loro imprese. Fu fatto costruire infatti nel 1960, sotto il regime di Salazar, a 500 anni esatti dalla morte di Enrico il Navigatore. A nord del monumento una grandissima rosa dei venti segna le rotte tracciate nei numerosi viaggi di scoperta degli esploratori portoghesi.
Attraverso un ascensore e una successiva scala è possibile salire sopra a questo monumento di pietra bianca, per godere di un nuovo punto di vista sulla zona di Belém e sul Tago.
Centro cultural de Belém
Entrando nel Centro cultural de Belém si fa un salto in avanti, fino ai nostri secoli. Qui, tra spettacoli di jazz e ambienti moderni, è possibile visitare il Museo Berardo, che espone una collezione privata di opere di artisti di arte moderna e contemporanea, tra cui Picasso, Miró e Warhol, e il Museo del design del XX secolo.
Jardim do Ultramar
Ma Belém non è solo cultura; passeggiare nei sette ettari del Jardim do Ultramar, dedicato alle piante delle regioni esotiche, regala momenti di assoluto relax, fuori dal tempo, tra sentieri di palme da datteri e altre specie botaniche importate da Brasile, India, Angola e Mozambico, con il Tago sempre in bella vista!
Antigua Confeitaria de Belém
Ultima cosa da fare a Belém prima di andarsene? Una sosta d’obbligo alla famossissima Antigua Confeitaria de Belém, a pochi passi dalla piazza principale e dal Monastero, per assaggiare i suoi pastéis de nata, o Pastéis de Belém. Si tratta di canestrelli di pasta sfoglia ripieni di crema aromatizzata alla cannella.Una delizia! Non fatevi impaurire dalla fila: assaggiare questa specialità in una delle sale di questo palazzo antico, che ha conservato il sapore antico e i suoi colorati azulejos, vi ripagherà di ogni attesa.
Ultima nota: nel quartiere di Belém, più decentrato rispetto al resto e al Tago stesso, sorge il Palácio Nacional de Belém, sede del Presidente della Repubblica, che ospita un delizioso museo delle carrozze, il Museu Nacional dos Coches, con calessi e carrozze reali risalenti ai secoli XVII/XIX.
2 Comments
Cavolo! Non possiamo non commentare questo articolo! Abbiamo camminato un giorno in questo quartiere e ci è piaciuto tantissimo.
I dolci in questa pasticceria poi, che buooooniiii!!!Anche se li abbiamo trovati buoni in tutto il Portogallo!
dueingiro.blogspot.it
È vero anche io li ho trovati buoni un po’ ovunque in portogallo, ma quella di Belem è un’istituzione, e merita una visita come tutto il quartiere! Grazie del commento… un abbraccio!